Spettacolo che riflette sulla devastante guerra in Somalia, sui rifugiati, a partire dai rapporti con l’Italia e con il suo passato coloniale e mette in evidenza il ruolo delle donne nel faticoso processo di pacificazione.

“Guarda figlia e sorella siamo sole come formiche sperdute, ma abbiamo gli occhi aperti non solo per piangere…”

Con il contributo della Regione Piemonte e della Provincia di Torino – Produzione 2009

Credits:

Interpreti: Suad Omar, Elena Ruzza,Vesna Scepanovic
Testo: Claudio Canal
Spazio scenico: Christine Chanoux
Montaggio Immagine: Murat Cinar
Tecnici luce e suono: Simona Gallo, Agostino Nardella
Regia: Gabriella Bordin