Spettacoli

Migrazioni

Rajo – Ciascuno ha la sua stella

Una donna sola sulla scena racconta. Testimone di una solitudine più grande, quella del suo paese dimenticato: la Somalia.

È arrivata in Europa attraverso il “Tharib”, il viaggio che mette a rischio la vita.
Il suo arrivo non è recente, ma continua a dover rispondere alle domande di routine che vengono rivolte ai migranti rifugiati, costretti a passare da una struttura all’altra, da un servizio all’altro: odissea infinita.
E nel tentare di spiegare ciò che le è successo, si trova a ricordare episodi della sua vita passata: l’infanzia a Mogadiscio, la condizione di emarginazione nella sua terra, la violenza, la fuga, l’arrivo nell’Europa tanto sognata e affiorano volti, vicende, emozioni altrimenti destinati all’invisibilità e all’oblio.
Non vuole rassegnarsi all’esilio, alla lontananza dagli affetti, non vuole perdere la memoria, cerca una vita degna di essere vissuta. Cerca la sua stella.
Ma qui, nei Paesi della “Democrazia” tutto sembra respingere questo legittimo desiderio di futuro.
Rajo in lingua somala significa “speranza”.

Lo spettacolo ha debuttato presso la sala del Teatro Baretti di Torino il 19/20/21 febbraio 2014, stagione 2013/14 “Fra l’occhio e il cuore”.

Credits:

Ideazione e testo letterario di Suad Omar
In scena: Suad Omar
Musiche eseguite dal vivo: Tatè Nsongan
Sonorizzazioni: Matteo Cantamessa
Testo teatrale e regia: Gabriella Bordin

luna

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